Bonus per l’acquisto di colonnine: ad inizio anno le domande

Raggiungere la quota di 108.000 punti di ricarica pubblica entro il 2030 con l’installazione di 21.400 nuove colonnine, grazie ai fondi del PNRR: è il traguardo stimato da un’analisi di condotta da Motus-E sullo sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
In arrivo i fondi che il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha destinato ad imprese e professionisti, che potranno richiedere un contributo del 40%, soddisfacendo i requisiti prescritti dal Decreto.

Fondi disponibili e requisiti per richiederli
I fondi saranno così ripartiti:

  • 80% alle imprese per finanziare acquisti inferiori a 375.000 euro;
  • 10% alle imprese per finanziare acquisti uguali o superiori a 375.000 euro;
  • 10% ai professionisti.

Alle imprese, per accedere al contributo, è richiesto di essere in regola dal punto di vista contributivo e societario, mentre i professionisti devono dimostrare un volume d’affari non inferiore a quello dell’infrastruttura di ricarica richiesta. Per chi rientra nel regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può superare i 20.000 euro.

Le spese ammesse, nella percentuale indicata, seguiranno questo schema:

  • 2.500 euro per wallbox in AC tra i 7 kW e i 22 kW;
  • 8.000 euro per colonnine in AC tra i 7 kW e i 22 kW;
  • 1.000 euro/kW per infrastrutture in DC fino a 50 kW;
  • 50.000 euro per colonnina con due punti di ricarica in infrastrutture in DC oltre 50 kW;
  • 75.000 euro per colonnina con due punti di ricarica in infrastrutture in DC oltre 100 kW.

Sono escluse alcune spese, come imposte e tasse, consulenze o autorizzazioni.

La domanda potrà essere presentata online a partire dai primi mesi del 2022 sul portale di Invitalia. Ad essa andranno allegati i documenti che dimostrano l’effettuazione dell’investimento, ovvero le copie delle fatture elettroniche e dei bonifici effettuati, il possesso delle autorizzazioni per costruire e usare le infrastrutture di ricarica, una relazione finale. Il beneficiario dovrà mantenere l’infrastruttura di ricarica per 5 anni, conservare i documenti guistificativi, consentire eventuali controlli ed ispezioni disposte dal Ministero o da Invitalia o altri organismi statali competenti in materia. Dovrà inoltre fornire i dati di funzionamento che saranno prescritti alla piattaforma PUN – Piattaforma unica nazionale, nel momento in cui sarà attivata.

Cosa è possibile finanziare
Le colonnine di ricarica per poter essere ammesse al contributo devono:

  • essere nuove di fabbrica
  • avere una potenza nominale di almeno 7,4 kW
  • rispettare i requisiti tecnici che definiscono come idonee le infrastrutture di ricarica e che sono specificate nell’art. 4 della delibera Arera n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020
  • essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari
    essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del Dm 37/2008 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva.

Non sono invece dichiarate ammissibili le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere, le consulenze eventualmente acquisite, i costi per ottenere concessioni edilizie, l’acquisto di terreni e immobili e di servizi non previsti dal bando, anche se funzionali all’installazione.

Galdieri Energy è il partner giusto per l’acquisto di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, ammissibili a finanziamento. Possiamo infatti fornire infrastrutture di diversa tipologia e potenza, rispondenti alle esigenze specifiche di ogni luogo. Forniamo inoltre assistenza nell’ottenimento delle autorizzazioni e nella predisposizione della pratica per la richiesta del finanziamento stesso. Un servizio chiavi in mano erogato nella massima trasparenza e onestà, come è nello stile Galdieri.

 

Fonti
https://dait.interno.gov.it/file/47993

https://www.ticonsiglio.com/bonus-colonnine-elettriche-ricarica/

https://www.ilsole24ore.com/art/colonnine-ricarica-via-bonus-40percento-sull-installazione-AEMowes?refresh_ce=1