Bonus colonnine per imprese fino al 40%
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Attivo il bonus destinato ad imprese e professionisti per le infrastrutture di ricarica acquistate dal 20 ottobre 2021.
In dettaglio….
Pubblicato l’avviso che definisce le regole per la richiesta dell’incentivo per l’acquisto di colonnine elettriche per le imprese e i professionisti. Il bonus coprirà il 40% delle spese sostenute che, oltre al costo di acquisto e attivazione, potranno comprendere anche l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, gli impianti e i dispositivi di monitoraggio. La norma copre anche le spese per la connessione alla rete elettrica, quali progettazione, lavori e collaudi, fino al limite massimo del 10%. Le infrastrutture, per essere finanziabili, devono:
– essere nuove di fabbrica
– collocate in Italia e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari
– avere una potenza nominale almeno pari a 7,4 kW
– essere in possesso di dichiarazione di conformità
Domanda
La presentazione delle domande sarà gestita per conto del MASE sulla piattaforma di Invitalia, per cui andrà effettuata in via telematica. Ciò vale per le imprese, mentre i professionisti dovranno effettuare la richiesta del bonus tramite pec all’indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it
In entrambi i casi, la richiesta potrà essere inoltrata a partire dal 26 ottobre e la scadenza ultima sarà alle ore 17 del 30 novembre.
Per avere accesso al contributo, le imprese devono avere sede sul territorio italiano, essere in regola con i versamenti Inps e con gli adempimenti fiscali, non superare i massimali previsti dal de minimis in caso di altri contributi e, unicamente per i professionisti, si richiede un fatturato almeno pari al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo (per coloro che applicano il regime forfettario, il valore massimo della colonnine non può essere superiore a 20.000 euro).
La novità è che il 5% delle risorse disponibili è riservato alle imprese che, alla data della domanda di contributo, risultano in possesso del rating di legalità, a voler premiare chi si impegna a lavorare in trasparenza e legalità.
Scheda bonus
Compilazione domanda: dalle 10 del 26 ottobre 2023
Invio: dal 10 novembre fino alle ore 17:00 del 30 novembre 2023
Beneficiari: chi ha acquistato una colonnina dal 20 ottobre 2021
Spese ammissibili: acquisto, posa in opera, servizi accessori
Contributo: 40%
Graduatoria: in ordine cronologico
Bonus colonnine per privati fino all’80%
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Attivo il bonus destinato a privati e condomini che potranno richiederlo per gli acquisti effettuati nel 2022 e nell’anno in corso.
In dettaglio….
80 milioni di euro è la dotazione che finanzia la misura di incentivazione per l’acquisto di colonnine elettriche con un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera. Il contributo massimo previsto per i privati è di 1.500 euro, mentre nel caso dell’installazione di una stazione di ricarica in parti comuni di edifici condominiali, il limite di spesa ammonta a 8.000 euro.
Sono ammessi al finanziamento solo gli acquisti effettuati dal 4 ottobre al 31 dicembre 2022 e per tutto il 2023.
Concorrono al calcolo del bonus, le spese di acquisto e posa in opera delle colonnine di ricarica, comprese quelle sostenute per l’installazione, gli impianti elettrici, le opere edili necessarie, dispositivi per il montaggio e finanche le spese di progettazione e i costi per la connessione alla rete elettrica. Tutte le spese devono essere documentate ed effettuate con pagamento tracciabile.
Una volta installate, le colonnine di ricarica domestiche dovranno essere a esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, ciò anche nel caso dei condomini.
Domanda
Il bonus può essere richiesto soltanto in modalità telematica, presentando la domanda sul sito del MIMIT, accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS e inserendo un indirizzo PEC, ai fini delle comunicazioni necessarie.
Entro 90 giorni dalla data di chiusura della piattaforma di presentazione, il Ministero emanerà il decreto di erogazione dei contributi, stilando una graduatoria che tiene conto dell’ordine cronologico di ricezione delle domande, fino a eventuale esaurimento dei fondi disponibili.
Vi è grande attesa per la partecipazione agli incentivi dello Stato che già nel 2022 erano stati invano attesi. Infatti non era mai stato emanato il decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e quindi non erano state formalizzate le modalità per poter fare richiesta del bonus. Il decreto Milleproroghe ha disposto la proroga del bonus fino a dicembre 2023 o comunque fino a esaurimento dei fondi.
Scheda bonus
Compilazione domanda: dal 19 ottobre al 2 novembre 2023
Beneficiari: chi ha acquistato una colonnina dal 4 ottobre al 31 dicembre 2022
Spese ammissibili: acquisto, posa in opera, servizi accessori
Contributo: fino a € 1.500 per i privati – fino a € 8.000 per i condomini
Graduatoria: in ordine cronologico
I termini di apertura e chiusura per le domande relative alle installazioni effettuate nel 2023, verranno comunicati con successivi avvisi del Ministero.
Bonus colonnine per privati e condomini
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Contributo dell’80% per la tua ricarica domestica
E’ il momento giusto per acquistare la tua colonnina di ricarica.
Sarà attivo fino a fine anno l’incentivo per l’acquisto di colonnine elettriche, destinato ai privati e ai condomini. Si tratta di una misura che rientra nella pianificazione generale in vista del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti anche attraverso l’adozione di una mobilità elettrica sempre più allargata.
Come funziona
Il bonus è stato introdotto dal Dpcm del 4 agosto scorso, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 4 ottobre, e varrà soltanto per l’anno 2022. Il MISE eroga un contributo come rimborso dell’80% del prezzo di acquisto e posa in opera delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, nel limite massimo di € 1.500 per persona fisica richiedente.
Il limite di spesa arriva a € 8.000 in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Lo sconto si applica solamente sugli acquisti di infrastrutture di ricarica di potenza standard, ovvero fino a 22 kW.
Entro brevissimo tempo ormai, sarà pubblicato un Decreto direttoriale del MISE che definirà in maniera precisa le modalità per richiedere i bonus, a cominciare dalla data di presentazione della domanda. È comunque probabile che le richieste potranno partire entro fine ottobre 2022.
Le risorse disponibili
Gli incentivi sono finanziati da un fondo di 40 milioni di euro, ricavato recuperando una parte dell’Ecobonus destinato all’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in, che ha raccolto poche adesioni. Proprio in considerazione di ciò, si punta ad ampliare la rete di ricariche elettriche disponibili, sia attraverso l’incentivo a dotarsi di una ricarica personale, sia mediante il Superbonus che finanzia le imprese per l’acquisto di colonnine destinate all’uso pubblico.
Questo nuovo bonus wallbox si somma, infine, all’agevolazione correlata al Superbonus 110% che dipende però dalla realizzazione di opere edili all’edificio e può essere richiesto solo a completamento di un intervento definito “trainante”.
Dove installare le colonnine
L’installazione di colonnine di ricarica nei condomini e nelle abitazioni private deve rispondere a determinati requisiti di sicurezza. In genere per montare una wallbox o un punto di ricarica in un giardino o box di proprietà non servono particolari autorizzazioni, mentre l’installazione in un’area comune, come possono essere il cortile o il parcheggio condominiali, ha bisogno dell’approvazione dell’assemblea di condominio.
In ogni caso, noi di Galdieri Energy vi seguiamo lungo tutto l’iter di installazione delle vostre colonnine elettriche, liberandovi da stress e impegni aggiuntivi.
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Per avere una colonnina di ricarica privata
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Nuovi incentivi per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici in aree private e condominiali. Un apposito Dpcm per il settore automotive ha destinato 50 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni per ogni anno dal 2023 al 2030 per finanziare la dotazione di colonnine di potenza standard.
Come si installa una colonnina di ricarica in area privata
Al momento, in Italia le colonnine disponibili ed attive sono poco più di 30.000, ma il dato più interessante è che la tendenza stimata vede una preferenza per l’effettuazione delle operazioni di ricarica, per circa l’80%, a casa o sul posto di lavoro. E’ evidente come, chi possiede un veicolo elettrico, sceglie di ricaricarlo nei luoghi dove trascorre la maggior parte del tempo. Ma se installare una colonnina di ricarica nella casa di proprietà è un’operazione piuttosto semplice, l’iter può essere un po’ più articolato per chi vive in un condominio.
Se la colonnina va collocata in area comune, la decisione deve essere votata dall’assemblea condominiale, a meno che il singolo condomino che la propone non si faccia carica di tutte le spese di installazione. Se le spese vanno condivise, occorre coinvolgere soltanto i condomini che effettivamente andranno ad utilizzare la colonnina, mentre per la spesa di consumo di energia elettrica, ognuno potrà gestire comodamente le sue spese.
Può essere poi utile tenere conto delle esigenze attuali e future dei condomini, acquisendo ad esempio delle soluzioni scalabili che possano essere potenziate nel tempo. Non è richiesta nessuna autorizzazione specifica da parte delle autorità pubbliche in quanto non servono permessi né da parte del Comune né da altro ente locale. L’unica limitazione sta nel numero massimo di punti di ricarica installabili nelle parti comuni di un condominio, che non può superare la totalità delle unità immobiliari presenti nello stesso.
Bonus agevolazione
Il contributo pubblico è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per richiedente e di 8.000 in caso di installazione su parti comuni di edifici condominiali.
Il limite di spesa fissato è di 40 milioni di euro, provenienti dalle risorse del Fondo automotive. I fondi sono suddivisi tra il 70% ai Contratti di sviluppo e il restante 30% agli Accordi per l’innovazione. Presente nel decreto anche il perimetro delle attività, ricomprese nei programmi di investimento, che possono essere oggetto di agevolazione.
Più ebike: dati, tendenze e motivazioni
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Zero fatica, tutta ecologia, piena libertà di movimento, e così la bicicletta elettrica è diventata un vero e proprio mezzo di trasporto, tanto desiderata e facile da avere.
Le ebike stanno conquistando il mercato, con un numero ancora da confermare di 5,5 milioni di pezzi venduti in Europa nel 2021, maggiore dei 4,5 milioni del 2020. Per il 2025 si prevende un incremento del doppio, grazie anche allo slancio dato dalla pandemia da Covid19, che ha spinto la diffusione delle biciclette in generale, sostitutive soprattutto dei mezzi pubblici.
La tendenza sembra infatti consolidata ed evidenzia dati interessanti: un incremento significativo delle vendite alle donne (+10%) e agli estremi opposti della suddivisione demografica, giovani tra 18 e 24 anni (+14%) e adulti sopra i 65 (+13%). E’ bene ricordare che la fascia d’età più interessata alla mobilità in bici resta quella tra i 35 e i 44 anni, che rappresenta oltre il 26% del target totale.
Come funziona una ebike?
Una bicicletta elettrica è definita anche “a pedalata assistita”, il che significa che non funziona come uno scooter ma richiede appunto che si pedali. La batteria e il motore elettrico supportano però il lavoro muscolare, riducendo lo sforzo e la fatica e rendendo in pratica ogni percorso pianeggiante e il vento sempre a favore.
La massima velocità che può raggiungere è di 25 km/h, come per legge, oltre i quali il motore non assiste più e bisogna affidarsi soltanto alla propria energia.
Bonus biciclette
Il bonus viene riconosciuto, sotto forma di credito d’imposta, a quanti, da agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno acquistato biciclette, monopattini elettrici, e-bike, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing).
L’ultimo provvedimento, in ordine di tempo, ha sancito la fruibilità del 100% dell’importo risultante dall’ultima istanza validamente presentata da ciascun beneficiario.
Fonti
www.formulapassion.it/passione-passioni/bike/ebike-bici-elettriche-successo-continua-616654.html
www.gazzetta.it/bici/e-bike/30-05-2022/e-bike-boom-numeri-mercato-biciclette.shtml
Stop incentivi per auto elettriche, si alla conversione
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La Legge di Bilancio 2022 ha escluso l’ecobonus per la rottamazione dei veicoli a vantaggio dell’acquisto di modelli meno inquinanti e segnatamente di auto elettriche. Sono infatti spariti gli aiuti a sostegno del mercato automotive, peraltro in grave difficoltà a seguito della pandemia, lasciando presagire un importante rallentamento nelle vendite future di auto elettriche, ancora molto costose.
Un segnale che va in senso contrario agli obiettivi fissati sia in sede europea, sia in sede nazionale, relativi alla dismissione dei veicoli con alimentazione diversa da quella elettrica entro il 2030.
Fino al 2021 era in vigore invece un bonus rottamazione che poteva raggiungere un incentivo anche di 10.000 euro per acquistare un’auto elettrica, ibrida, plug-in o Euro 6 di nuova generazione. L’intento era quello di svecchiare il parco circolante del nostro paese, dando un deciso appoggio alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Retrofit elettrico
Se non sarà possibile acquistare un’auto elettrica con regime di agevolazione, sarà invece percorribile un’altra strada verso la mobilità sostenibile, ovvero installare un motore elettrico sulla propria auto.
E’ stato infatti attivato, nella stessa Legge di Bilancio 2022, un bonus per convertire un’auto termica in elettrica, attraverso l’installazione di un kit di retrofit elettrico.
Entro il 31 dicembre di quest’anno, si potrà accedere all’incentivo che può arrivare fino ad un massimo di 3.500 euro, considerando un bonus fiscale del 60% sul costo da sostenere per la conversione.
L’intervento deve essere effettuato presso officine specializzate e prevede l’eliminazione di tubi di scappamento, radiatore e impianto di raffreddamento, e l’installazione del pacco batteria e dell’elettronica di gestione.
A questo incentivo si aggiunge poi il contributo fissato dal Dl Infrastrutture e pari al 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione nel Pra, all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione. Il veicolo viene infatti riconosciuto come “nuovo” e occorre procedere alla nuova immatricolazione.
Bonus per l'acquisto di colonnine: ad inizio anno le domande
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Raggiungere la quota di 108.000 punti di ricarica pubblica entro il 2030 con l’installazione di 21.400 nuove colonnine, grazie ai fondi del PNRR: è il traguardo stimato da un’analisi di condotta da Motus-E sullo sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
In arrivo i fondi che il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha destinato ad imprese e professionisti, che potranno richiedere un contributo del 40%, soddisfacendo i requisiti prescritti dal Decreto.
Fondi disponibili e requisiti per richiederli
I fondi saranno così ripartiti:
- 80% alle imprese per finanziare acquisti inferiori a 375.000 euro;
- 10% alle imprese per finanziare acquisti uguali o superiori a 375.000 euro;
- 10% ai professionisti.
Alle imprese, per accedere al contributo, è richiesto di essere in regola dal punto di vista contributivo e societario, mentre i professionisti devono dimostrare un volume d’affari non inferiore a quello dell’infrastruttura di ricarica richiesta. Per chi rientra nel regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può superare i 20.000 euro.
Le spese ammesse, nella percentuale indicata, seguiranno questo schema:
- 2.500 euro per wallbox in AC tra i 7 kW e i 22 kW;
- 8.000 euro per colonnine in AC tra i 7 kW e i 22 kW;
- 1.000 euro/kW per infrastrutture in DC fino a 50 kW;
- 50.000 euro per colonnina con due punti di ricarica in infrastrutture in DC oltre 50 kW;
- 75.000 euro per colonnina con due punti di ricarica in infrastrutture in DC oltre 100 kW.
Sono escluse alcune spese, come imposte e tasse, consulenze o autorizzazioni.
La domanda potrà essere presentata online a partire dai primi mesi del 2022 sul portale di Invitalia. Ad essa andranno allegati i documenti che dimostrano l’effettuazione dell’investimento, ovvero le copie delle fatture elettroniche e dei bonifici effettuati, il possesso delle autorizzazioni per costruire e usare le infrastrutture di ricarica, una relazione finale. Il beneficiario dovrà mantenere l’infrastruttura di ricarica per 5 anni, conservare i documenti guistificativi, consentire eventuali controlli ed ispezioni disposte dal Ministero o da Invitalia o altri organismi statali competenti in materia. Dovrà inoltre fornire i dati di funzionamento che saranno prescritti alla piattaforma PUN – Piattaforma unica nazionale, nel momento in cui sarà attivata.
Cosa è possibile finanziare
Le colonnine di ricarica per poter essere ammesse al contributo devono:
- essere nuove di fabbrica
- avere una potenza nominale di almeno 7,4 kW
- rispettare i requisiti tecnici che definiscono come idonee le infrastrutture di ricarica e che sono specificate nell’art. 4 della delibera Arera n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020
- essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari
essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del Dm 37/2008 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva.
Non sono invece dichiarate ammissibili le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere, le consulenze eventualmente acquisite, i costi per ottenere concessioni edilizie, l’acquisto di terreni e immobili e di servizi non previsti dal bando, anche se funzionali all’installazione.
Galdieri Energy è il partner giusto per l’acquisto di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, ammissibili a finanziamento. Possiamo infatti fornire infrastrutture di diversa tipologia e potenza, rispondenti alle esigenze specifiche di ogni luogo. Forniamo inoltre assistenza nell’ottenimento delle autorizzazioni e nella predisposizione della pratica per la richiesta del finanziamento stesso. Un servizio chiavi in mano erogato nella massima trasparenza e onestà, come è nello stile Galdieri.
Fonti
https://dait.interno.gov.it/file/47993
https://www.ticonsiglio.com/bonus-colonnine-elettriche-ricarica/
Ricarica “homemade”: come diventare autonomi nell’alimentazione della propria auto elettrica
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Parliamoci chiaro: oggi l’auto elettrica non è soltanto ecologica, facile da gestire, economica e silenziosa, ma è anche e soprattutto di tendenza, fashion e innovativa. E allora cosa ne frena la diffusione nel mercato?
Probabilmente è la “range anxiety” o ansia da autonomia, che è quel che genera la sindrome antielettrica. L’idea di poter restare privi di energia blocca la possibilità di sentirsi liberi di uscire, di programmare i propri spostamenti, di girare per la città ed essere tranquilli anche se si sbaglia strada, di partire per una vacanza on the road. La percorrenza media si aggira intorno ai 150 km e la rete delle colonnine di ricarica sul territorio è ancora insufficiente. Allora non resta che ricaricare la propria auto elettrica in casa, senza vincoli, senza problemi di tempo e soprattutto senza ansie.
E dal 1 luglio anche con minori costi.
Ricaricare in casa conviene
Arera (Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente) ha avviato, in via sperimentale, un’iniziativa tesa ad offrire a tutti i clienti connessi in bassa tensione, la possibilità di accedere ad una maggiore disponibilità di potenza, prelevabile nella fascia oraria notturna/festiva, a parità di spesa. L’agevolazione è riservata ai possessori di auto elettrica o ibrida plug-in che dimostrino di effettuare la ricarica a casa.
L’iniziativa rientra in un programma più ampio che Arera sta approntando, in considerazione del fatto che la diffusione dei veicoli elettrici avrà inevitabili riflessi sull’evoluzione del sistema elettrico nazionale. Maggiori prelievi e nuovi usi della rete elettrica richiedono senza dubbio interventi di ampliamento e modernizzazione per assorbire l’impatto inevitabile che le ricariche delle auto genereranno.
Intanto, richiedere l’agevolazione è semplice: è sufficiente fare domanda sul sito del Gse (Gestore servizi energetici) a partire dal 3 maggio 2021 e fino al 30 aprile 2023, senza dover passare dal proprio fornitore di energia elettrica e, dunque, senza dover sostenere costi fissi aggiuntivi. Grazie a questa novità, il Gse ha calcolato un risparmio stimato per i consumatori che va da 60 a oltre 200 euro l’anno.
Come scegliere la Wallbox?
Di Wallbox per la ricarica in casa se ne trovano di tutti i modelli, prezzi e caratteristiche.
Fare la scelta giusta significa soprattutto scegliere un prodotto di qualità, che non abbia bisogno di manutenzione, che sia pratico da installare, facile da utilizzare. Le Wallbox Galdieri Energy possiedono tutte queste caratteristiche, cui si aggiungono la garanzia di serietà e l’assistenza totale offerte dalla nostra azienda.
Per ogni installazione, Galdieri Energy offre totale supporto delle fasi di progettazione, installazione, avviamento e manutenzione della stazione di ricarica elettrica. Il nostro primo impegno è consigliare nella scelta della migliore soluzione per ciascuna esigenza, sulla base di sopralluoghi e valutazioni specifiche. Ci occupiamo inoltre della richiesta di tutte le autorizzazione necessarie per l’installazione delle colonnine e dell’adeguamento dell’impianto elettrico. Infine, possiamo svolgere le pratiche per la richiesta degli incentivi e del credito d’imposta, assistendo il cliente nell’ottenimento delle agevolazioni previste dallo Stato. Attualmente, infatti, l’acquisto e l’installazione di una wallbox sono incentivati con una detrazione fiscale del 50%, applicata fino a un importo massimo di spesa di 3.000 euro. La percentuale può salire addirittura al 110%, nel caso in cui gli interventi siano effettuati nell’ambito di opere rivolte all’efficientamento energetico, grazie all’ecobonus edilizio.
Ecobonus e altri incentivi per acquisto di auto elettriche
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Oltre 700 milioni di euro saranno erogati ai cittadini che sceglieranno la mobilità “green”, grazie agli incentivi distribuiti dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Con l’incentivo si potrà acquistare un’auto M1, un motociclo L1 oppure un veicolo commerciale N1.
“Ai contributi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019 e dai successivi DL Rilancio 2020 e DL Agosto 2020, si aggiungono ulteriori risorse stanziate per il fondo automotive con la Legge di Bilancio 2021. In particolare, i contributi concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono rifinanziati con ulteriori 120 milioni di euro per tutto il 2021, portando l’ammontare odierno a 390 milioni di euro, essendo 270 milioni già stanziati. A queste risorse potranno aggiungersi i residui degli anni precedenti. Questa la suddivisione degli incentivi:
– 0-20 g/km: 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione
– 21-60 g/km: 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione
Alle medesime due fasce potranno aggiungersi 2.000 euro con rottamazione e 1.000 senza rottamazione fino al 31 dicembre 2021, ed in tal caso è anche previsto uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2.000 euro o 1.000 euro a seconda che sia presente o meno la rottamazione”.
Se agli incentivi del MISE si sommano poi i contributi per la rottamazione e le iniziative a favore della mobilità sostenibile proposte da alcune Regioni, come ad esempio la Lombardia, si potrà quest’anno acquistare un veicolo “green” ad un prezzo davvero accessibile.
Superbonus installazione colonnine di ricarica elettrica
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Introdotto con il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 convertito in L. n. 77 del 17 luglio 2020), il Superbonus è un’agevolazione concessa sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi relativi al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, compresa l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
L’obiettivo è incentivare la mobilità elettrica, facendo in modo che sia sempre più semplice ricaricare l’auto o la moto, addirittura in spazi privati, nel proprio posto auto in condominio o comunque presso l’abitazione. In dettaglio, possono accedervi:
- Condomini
- Persone fisiche che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento
- Istituti autonomi case popolari (IACP)
- Onlus e associazioni di volontariato
- Associazioni e società sportive dilettantistiche
Come funziona
Il Superbonus eleva al 110% l’aliquota di detrazione che è possibile richiedere, a patto che l’installazione della stazione di ricarica avvenga congiuntamente ad uno degli interventi trainanti.
E’ possibile richiedere la fruizione diretta della detrazione oppure richiedere un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori che recupereranno l’importo sottoforma di credito d’imposta cedibile anche a intermediari finanziari o istituti di credito. In alternativa, si può usufruire anche direttamente del credito d’imposta e cederlo direttamente ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.
Caratteristiche della stazione di ricarica
Le colonnine di ricarica devono essere:
- di potenza standard che consente il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico, di potenza pari o inferiore a 22 kW, esclusi i dispositivi di potenza pari o inferiore a 3,7 kW, che sono installati in abitazioni private;
- non accessibile al pubblico, cioè l’accesso deve essere riservato esclusivamente ai residenti.
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