Come scegliere la tua nuova auto elettrica?
Mese: Luglio 2021

A partire dal 2025 ed entro il 2030, le case automobilistiche produrranno soltanto auto con motori elettrici.
Le dichiarazioni ufficiali arrivano dalle più famose aziende produttrici, cui si affiancano anche i produttori di city car che, nei fatti, stanno lavorando da tempo sullo stesso fronte, presentando al mercato modelli sempre più innovativi ed efficienti.
Auto di lusso
Ora scegliere la propria auto elettrica non sarà facile, vista la gamma estremamente variegata offerta. E se fino a poco tempo fa Tesla poteva decidere il bello e il cattivo tempo nel segmento delle auto elettriche di lusso, l’arrivo di Mercedes, Audi e Porsche potrebbe iniziare a creare vera competizione e portare ad un abbassamento dei prezzi e ad un miglioramento della qualità.
Se la scelta poi si basa, ad esempio, sull’autonomia delle batterie, allora la scena è riservata a Mercedes EQS, un’auto da record con un’autonomia di 770 km, oltre ad una dotazione hi-tech e alla tradizionale eleganza che contraddistingue il marchio da sempre. Poco sotto si piazzano alcuni tra i modelli Tesla e ad un’autonomia di 610 km arriva invece la Ford Mustang Mach-E, dal nome fortemente evocativo di ben altri miti del passato.
A seguire troviamo le Volkswagen ID.3 e ID.4 con autonomie rispettive di 541 e 520 km e i modelli Skoda, Kia, Nissan, Hyundai, passando così dalle classiche e supersportive al segmento dei Suv.
City car
Non tutti potranno orientare la propria scelta tra le regine del mercato e dovranno guardare al segmento, altrettanto innovativo e interessante, delle city car.
Prendiamo ad esempio Fiat 500 elettrica EV, spinta da un motore da 118 CV (87 kW) alimentato da un pacco di batterie al litio da 42 kWh. L’autonomia dichiarata è di 320 km e raggiunge una velocità massima di 150 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 9 secondi. Per ricaricare la batteria vi sono diverse possibilità a seconda dell’uso di corrente monofase o trifase. La 500e carica più velocemente anche in corrente continua DC sulle colonnine Fast Charge ed arriva fino ad un massimo di 85 kW. In questo modo si recuperano 50 km di autonomia in appena 5 minuti e l’80% in 35 minuti, utilizzando la ricarica rapida attraverso la presa CCS Combo 2.
Come scegliere?
Il mercato è già attivo e l’offerta molto diversificata: sul web, diversi siti presentano modelli e caratteristiche e forniscono informazioni tecniche e prezzi di listino. Per una prima conoscenza del mercato, sono decisamente utili.
E dopo? Cominciate a pensare alla vostra nuova auto elettrica, abituatevi all’idea, acquisite una mentalità focalizzata sulla tutela dell’ambiente. E poi scegliete. L’elettrico futuro è già qui!
Ricarica “homemade”: come diventare autonomi nell’alimentazione della propria auto elettrica
Mese: Luglio 2021

Parliamoci chiaro: oggi l’auto elettrica non è soltanto ecologica, facile da gestire, economica e silenziosa, ma è anche e soprattutto di tendenza, fashion e innovativa. E allora cosa ne frena la diffusione nel mercato?
Probabilmente è la “range anxiety” o ansia da autonomia, che è quel che genera la sindrome antielettrica. L’idea di poter restare privi di energia blocca la possibilità di sentirsi liberi di uscire, di programmare i propri spostamenti, di girare per la città ed essere tranquilli anche se si sbaglia strada, di partire per una vacanza on the road. La percorrenza media si aggira intorno ai 150 km e la rete delle colonnine di ricarica sul territorio è ancora insufficiente. Allora non resta che ricaricare la propria auto elettrica in casa, senza vincoli, senza problemi di tempo e soprattutto senza ansie.
E dal 1 luglio anche con minori costi.
Ricaricare in casa conviene
Arera (Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente) ha avviato, in via sperimentale, un’iniziativa tesa ad offrire a tutti i clienti connessi in bassa tensione, la possibilità di accedere ad una maggiore disponibilità di potenza, prelevabile nella fascia oraria notturna/festiva, a parità di spesa. L’agevolazione è riservata ai possessori di auto elettrica o ibrida plug-in che dimostrino di effettuare la ricarica a casa.
L’iniziativa rientra in un programma più ampio che Arera sta approntando, in considerazione del fatto che la diffusione dei veicoli elettrici avrà inevitabili riflessi sull’evoluzione del sistema elettrico nazionale. Maggiori prelievi e nuovi usi della rete elettrica richiedono senza dubbio interventi di ampliamento e modernizzazione per assorbire l’impatto inevitabile che le ricariche delle auto genereranno.
Intanto, richiedere l’agevolazione è semplice: è sufficiente fare domanda sul sito del Gse (Gestore servizi energetici) a partire dal 3 maggio 2021 e fino al 30 aprile 2023, senza dover passare dal proprio fornitore di energia elettrica e, dunque, senza dover sostenere costi fissi aggiuntivi. Grazie a questa novità, il Gse ha calcolato un risparmio stimato per i consumatori che va da 60 a oltre 200 euro l’anno.

Come scegliere la Wallbox?
Di Wallbox per la ricarica in casa se ne trovano di tutti i modelli, prezzi e caratteristiche.
Fare la scelta giusta significa soprattutto scegliere un prodotto di qualità, che non abbia bisogno di manutenzione, che sia pratico da installare, facile da utilizzare. Le Wallbox Galdieri Energy possiedono tutte queste caratteristiche, cui si aggiungono la garanzia di serietà e l’assistenza totale offerte dalla nostra azienda.
Per ogni installazione, Galdieri Energy offre totale supporto delle fasi di progettazione, installazione, avviamento e manutenzione della stazione di ricarica elettrica. Il nostro primo impegno è consigliare nella scelta della migliore soluzione per ciascuna esigenza, sulla base di sopralluoghi e valutazioni specifiche. Ci occupiamo inoltre della richiesta di tutte le autorizzazione necessarie per l’installazione delle colonnine e dell’adeguamento dell’impianto elettrico. Infine, possiamo svolgere le pratiche per la richiesta degli incentivi e del credito d’imposta, assistendo il cliente nell’ottenimento delle agevolazioni previste dallo Stato. Attualmente, infatti, l’acquisto e l’installazione di una wallbox sono incentivati con una detrazione fiscale del 50%, applicata fino a un importo massimo di spesa di 3.000 euro. La percentuale può salire addirittura al 110%, nel caso in cui gli interventi siano effettuati nell’ambito di opere rivolte all’efficientamento energetico, grazie all’ecobonus edilizio.